[Incontro internazionale] Le idee rivoluzionarie di Karl Marx

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Siete stanchi di vedere i miliardari arricchirsi mentre il mondo sprofonda nella catastrofe climatica, nella guerra e nella povertà? Siete alla ricerca di un metodo e di uno strumento per combattere l’oppressione e lo sfruttamento? Allora unitevi a noi il 26 luglio a Lovanio (Belgio) o online per un incontro unico sull’attualità delle idee rivoluzionarie di Karl Marx e sulla lotta per il socialismo!

Preoccupazioni e tappi di champagne

Conoscete Albert Edwards? È uno stratega globale della Société Générale, una delle più antiche banche francesi, fondata nel 1864. È preoccupato. “L’ultima pubblicazione dei dati sui profitti dell’economia statunitense nel suo complesso ha causato un ulteriore shock alla mia debole fiducia che il sistema capitalistico stia funzionando come dovrebbe. Prima le imprese hanno usato la pandemia, poi la guerra in Ucraina per ‘trarre profitto’ (…) Se non riusciamo a trovare un modo per limitare questa avidità, il capitalismo potrebbe aver fatto il suo corso”.

Secondo lui, i pericoli dell’inflazione vanno ben oltre il costo della vita: “Questo grado di stress economico in un ambiente già diviso e socialmente teso non farà altro che seminare ulteriore disagio (…). In un momento in cui la coesione sociale si sta già sfilacciando, credo che la presenza di aziende che generano margini di profitto superiori alla norma in tempi di crisi non possa che alimentare il dissenso sociale. La fine dell’avidità deve necessariamente arrivare. Altrimenti potremmo assistere alla fine del capitalismo.” Chiariamo una cosa: il capitalismo senza avidità è come un miliardario che non sfrutta nessuno – non esiste. Ma allo stesso tempo questo sistema non si rovescerà da solo.

Da una crisi all’altra

Il capitalismo è attualmente immerso in un vortice di crisi che si rafforzano a vicenda e ne generano di nuove. Crisi ecologica, tensioni inter-imperialiste, de-globalizzazione, guerra, inflazione, crisi politica, polarizzazione e tensioni sociali… Albert Edwards non è l’unico ad essere preoccupato nelle alte sfere della società. In fin dei conti, l’unica cosa che tiene in piedi questo sistema è la mancanza di una società alternativa e di chiarezza e strategia su come raggiungerla.

Questa assenza può significare che la rabbia verso la disuguaglianza, l’oppressione e lo sfruttamento può ribollire sotto la superficie per molto tempo, impiegando più tempo per trovare un mezzo di espressione. Ma quando finalmente riesce a esprimersi, la rivolta accumulata può scoppiare in modo ancora più esplosivo.

Una lotta internazionale contro un sistema globale

Come consolidare tutta questa indignazione in modo che possa rovesciare l’intero sistema di sfruttamento capitalistico? Come garantire l’unità dei movimenti di lotta intorno alla classe lavoratrice, evitando così che la rabbia venga semplicemente deviata a favore di un’altra ala della classe dominante? Se è generalmente impossibile prevedere l’esatto corso degli avvenimenti specifici, cosa si può dire della loro direzione generale? Come possiamo non limitarci a subire il complesso caos dell’epoca attuale, ma anticipare e mostrare iniziativa definendo delle priorità? Quale percorso può seguire la lotta per una società socialista democratica nelle condizioni attuali? Siamo organizzati nell’Alternativa Socialista Internazionel (ASI) per affrontare tutte queste domande cruciali.

La forza di questo partito rivoluzionario internazionale non risiede solo nello scambio continuo tra le sue sezioni a livello globale, ma anche nell’eredità di oltre 170 anni di analisi marxista del mondo. Perché è vero, per cambiare il mondo dobbiamo capirlo, capire da dove viene e anche seguire le orme delle precedenti generazioni di attivisti rivoluzionari che hanno dedicato la loro vita alla lotta per una società libera dall’oppressione e dallo sfruttamento.

Contattateci per approfondire questi temi in occasione dell’incontro internazionale dell’ASI a Lovanio (Belgio) il 26 luglio, a cui parteciperanno attivist* da tutto il mondo!