Una gioventù senza futuro
La generazione di oggi cresce in un contesto di crisi sovrapposte: economica, climatica, sociale, pandemica… il clima è fertile per un pessimismo generalizzato. Ma la realtà è che un mondo migliore è possibile, però dobbiamo conquistarcelo! Per questo abbiamo bisogno di imparare dalle lotte passate e capire quali sono le forze capaci di attuare un vero cambiamento.
Oppressori e oppressi
La storia è caratterizzata dall’opposizione fra classi sociali. patrizi e plebei, latifondisti e servi della gleba, rappresentano gli estremi sociali di diversi sistemi economici in cui si sono organizzate le società di classe nei secoli. Nel sistema capitalista gli oppressori sono i capitalisti, o borghesia, e gli oppressi sono la classe lavoratrice.
Lavoro e capitale
La stragrande maggioranza della popolazione italiana e mondiale rientra in questo secondo gruppo. Con il proprio lavoro, produce tutte le ricchezze nella società. Ma è un’infima minoranza a detenere il controllo sulle ricchezze grazie alla proprietà privata dei mezzi di produzione. Questi rappresentano tutti quegli strumenti che servono a produrre, dalle macchine fino ai luoghi di lavoro.
Il motore del cambiamento
Poiché è il lavoro della classe lavoratrice a produrre tutte le ricchezze, questa detiene il vero potere economico nella società. Organizzandosi e lottando è capace di fare sentire la propria voce e imporre le proprie rivendicazioni alla classe dominante. strumenti come lo sciopero generale sono essenziali perché attaccano le radici di questo sistema basato sullo sfruttamento e l’oppressione.
Alle radici dell’oppressione
La borghesia opprime la classe lavoratrice con tutti gli strumenti a sua disposizione: dall’ideologia impostaci nelle scuole e nei media, alla violenza di stato passando per la discriminazione e la precarietà. vuole dividerci per sesso, religione, orientamento sessuale, etnia, occupazione etc. per impedirci di organizzarci in un movimento unito. Una tecnica nota sin dall’alba della società di classe: dividi et impera
Classe contro classe
Tutto questo perché la classe dominante è ben conscia del pericolo che comporterebbe per i suoi interessi l’unità di tutti gli oppressi. Questa è la lotta di classe: l’oppressore cerca di schiacciare sotto la sua suola l’oppresso mentre questo è spinto dalle sue condizioni a lottare per la propria liberazione. per questo i capitalisti cercano la “pace sociale”, per mantenere lo sfruttamento della classe lavoratrice e del pianeta.
Insorgiamo!
L’organizzazione indipendente della classe lavoratrice, la mobilitazione di massa, il sindacalismo di lotta, l’unità nelle lotte sono le armi più efficaci a nostra disposizione. L’azione nelle piazze, nelle scuole e nei luoghi di lavoro sono essenziali per costruire il rapporto di forza nella società necessario per costringere la classe dirigente a concedere riforme che migliorino la nostra condizione.
Riforma e rivoluzione
Ma ogni concessione, per quanto importante, sotto il capitalismo resta temporanea. Ma le vittorie parziali possono essere benzina sulla fiamma della lotta di classe: la classe lavoratrice, presa coscienza della propria forza, non si deve accontentare del compromesso. Come diceva il rivoluzionario irlandese james connolly: le nostre rivendicazioni sono le più moderate, vogliamo solo il mondo.
Unisciti a noi!
Solo liberandoci dalle contraddizioni del sistema capitalista possiamo far fronte alle crisi a cui ci sta condannando. Per questo ASI_Italia difende la necessità di un socialismo democratico e rivoluzionario capace di offrici un vero futuro libero da sfruttamento, oppressione e distruzione ambientale. Contattaci su LottaperilSocialismo@gmail.com