Il Pride è una protesta
Per un movimento di liberazione queer combattivo contro il capitalismo e l’estrema destra
Per un movimento di liberazione queer combattivo contro il capitalismo e l’estrema destra
Chiunque oggi, accendendo la tv o facendo un giro sui social, può finire su contenuti misogini, LGBTQIA+fobici e razzisti. Il sessismo e le altre forme di discriminazione imperversano, con dirigenti politici e personalità pubbliche che si sentono libere di esprimere discorsi che veicolano odio in tutta impunità. L’ascesa al potere dell’estrema destra non fa che incoraggiare questi fenomeni. La sua retorica nazionalista e reazionaria attacca direttamente i diritti delle sezioni più vulnerabili della classe lavoratrice, in particolar modo le donne, i migranti, i rifugiati e le persone LGBTQIA+ .
I giovani a livello internazionale sono impegnati politicamente contro l’oppressione delle donne e delle persone LGBTQIA+, aprendo un dibattito su come porre fine a questa discriminazione e disuguaglianza. Emma Quinn analizza l’esperienza della Rivoluzione russa e le misure radicali e progressiste introdotte dai bolscevichi, considerate come parte dei primi passi per la piena liberazione di questi due gruppi oppressi.
Combattere la violenza di genere capitalista con il femminismo socialista internazionale