Femminismo Socialista Internazionale
ROSA (Resistenza contro l’Oppressione, il Sessismo e l’Austerità) è la campagna femminista-socialista internazionale lanciata dall’Alternativa Socialista Internazionale nel 2020. Con questa campagna ci posizioniamo in modo attivo e dinamico all’interno del movimento femminista mondiale e ci ingaggiamo nella lotta contro il sessismo, la LGBTQIA+fobia e tutte le altre forme di oppressione e discriminazione. Difendiamo un femminismo di classe e anti-capitalista, sottolineando il legame fondamentale tra le lotte sociali contro il sistema capitalista e le lotte di tutte le comunità oppresse. Quella che vi presentiamo qui sotto è la dichiarazione di fondazione pubblicata a marzo 2020.
- In tutto il mondo le donne stanno lottando contro la violenza, la discriminazione e l’oppressione. C’è una crescente consapevolezza che il sistema capitalista alimenta e crea l’oppressione. Dobbiamo sollevarci dal basso e sostenere le reciproche lotte in tutti i Paesi. Sulle orme della pioniera socialista Rosa Luxemburg e dell’eroina della resistenza Rosa Parks, noi, che ci organizziamo nella rete ROSA, siamo femministe-socialiste e vogliamo contribuire a una mobilitazione dal basso contro il sistema capitalista e per una lotta internazionale contro l’oppressione delle donne.
- Le donne lavoratrici sono pesantemente sfruttate dal capitalismo. A livello globale, le donne guadagnano il 24% in meno degli uomini. Esse svolgono oltre il 75% del lavoro domestico non retribuito. Le donne costituiscono la maggioranza dei poveri di oggi. Una donna su tre in tutto il mondo ha subito un qualche tipo di violenza fisica o sessuale nel corso della sua vita. Ma non deve essere per forza così!
- In America Latina e in Russia, ad esempio, l’enorme ondata di femminicidi è stata resa visibile e contrastata dal crescente movimento femminista. Il controllo sul corpo delle donne passa dall’imposizione di codici di abbigliamento da parte dei governi, alla limitazione del diritto di decidere autonomamente in merito alla gravidanza o alla paternità, fino all’esercizio del potere attraverso lo stupro e le molestie sessuali. La visione soffocante ed antiquata della sessualità stigmatizza tutto ciò che è al di fuori o diverso dalla norma eterosessuale. Tutti noi ne soffriamo in un modo o nell’altro. I ruoli di genere nella società di oggi insegnano fin da subito agli uomini a prendere più spazio e alle donne a essere più passive.
- Uniamo le nostre forze e diventiamo forti della nostra voce comune, ci ribelliamo, chiediamo il controllo sui nostri corpi. Le lotte delle donne hanno ottenuto alcune importanti vittorie negli ultimi due anni, come le lotte collettive intorno a #MeToo, Ni Una Menos e altre che hanno aumentato la consapevolezza contro le molestie sessuali – conducendo a leggi più severe e a programmi di azione sindacale in alcuni Paesi. Gli scioperi dei lavoratori e delle lavoratrici di McDonalds e Google su questo tema sono stati fondamentali per dimostrare che possiamo vincere. Altrove si sono registrati progressi, come l’introduzione del diritto all’aborto o l’abolizione delle leggi che prevedono il matrimonio riparatore.
- Ma non appena il movimento si calma, l’oppressione si ripresenta. Esempi sono i tribunali che lasciano liberi i colpevoli ed emettono sentenze sulle vittime di stupro; La reintroduzione di una legge sul matrimonio riparatore nel Parlamento turco, dopo essere stata respinta dal movimento nel 2016; I militari continuano a usare lo stupro come arma di guerra.
- I capitalisti realizzano enormi profitti attraverso lo sfruttamento del lavoro salariato e la particolare oppressione delle lavoratrici attraverso condizioni peggiori e salari più bassi. I governi tagliano lo stato sociale fino a metterlo in ginocchio, mentre i ricchi e le macchine da guerra sguazzano nel denaro. Le persone al potere promuovono consapevolmente il sessismo, il razzismo e l’oppressione LGBTQIA+ per contrapporre i diversi gruppi. Anche nei paesi considerati “progressisti” ci sono passi indietro sia riguardo alle crescenti differenze di classe che all’uguaglianza di genere. È insito al sistema.
- Il capitalismo deve essere abolito. È un sistema che usa e riproduce quotidianamente l’oppressione patriarcale di genere e l’eteronormatività, dando soprattutto alle donne e alle persone LGBTQIA+ salari più bassi e condizioni di lavoro peggiori. Il capitalismo come sistema si basa su una enorme disuguaglianza e distruzione, con continue crisi economiche. In questo momento si spendono ingenti somme di denaro in guerre commerciali per decidere quale potenza globale debba controllare il mercato mondiale, quale potenza imperialista debba avere più spazio per rendere i poveri ancora più poveri e distruggere la natura e i diritti dei popoli indigeni. Le guerre sono il risultato di questa lotta per il potere, provocando morti, sofferenze e flussi di rifugiati. Nel frattempo, il capitalismo ci avvicina a una catastrofe climatica totale, continuando a saccheggiare spietatamente il mondo naturale ed emettendo sempre più gas a effetto serra.
- La società capitalista non sarebbe in grado di funzionare senza l’enorme numero di ore dedicate al lavoro domestico non retribuito delle donne. Molti di questi lavori potrebbero essere svolti in modo più efficiente ed ecologico organizzandoli collettivamente nei servizi pubblici, togliendo il peso dalle spalle soprattutto delle donne.
- Nel 2019 ci sono state rivolte contro l’austerità, la disuguaglianza sistematica e la corruzione in diversi paesi e spesso le donne sono state organizzatrici e protagoniste. Alcuni rapporti affermano che le donne costituivano i due terzi dei manifestanti in Sudan e oltre il 40% degli occupanti delle piazze in Iraq. Il femminismo è stato un elemento portante e ha approfondito la rivolta in Libano. La performance musicale delle femministe cilene contro lo stupro e lo Stato si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo.
- In numerosi esempi, le forze di Stato violentano o accecano le persone con proiettili di gomma per impedire loro di insorgere. Questo perché lo Stato lavora per proteggere non solo il neoliberismo, ma l’intera economia capitalista e la società di classe. Alcuni Stati sono permeati dalla corruzione, dall’oppressione nazionale e dal settarismo religioso per governare con la divisione, mentre altre nazioni cosiddette democratiche tagliano e privatizzano l’assistenza sanitaria e l’istruzione, così che le vite delle donne e dei lavoratori sono fatte a pezzi.
- Personaggi come il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente brasiliano Jair Bolsonaro hanno contribuito a suscitare l’indignazione di massa e i movimenti contro i loro atteggiamenti sessisti. Tuttavia, il loro ricorso agli attacchi contro le donne per raccogliere il sostegno di una piccola parte conservatrice della popolazione è un segno della loro debolezza, non della loro forza. I movimenti di massa possono far cadere questi regimi. Inoltre, non è vero che il sostegno al loro bigottismo sia diffuso. In generale, la maggioranza delle persone in tutto il mondo è arrabbiata per l’incapacità del capitalismo di fornire uno standard di vita decente e sostiene politiche di sinistra e persino socialiste. Non c’è stata una forza politica stabile in grado di dare espressione a questa rabbia, il che ha permesso alle organizzazioni populiste o reazionarie di destra di riempire il vuoto in alcuni casi. Fornire risposte e una via d’uscita è uno dei compiti del movimento femminista globale in generale e delle femministe-socialiste in particolare.
- È chiaro che le idee femministe liberali di far entrare più donne nei parlamenti e nei consigli di amministrazione sono un vicolo cieco. Leader femminili come Theresa May in Gran Bretagna, Angela Merkel in Germania e Christine Legarde a capo del FMI hanno sostenuto un’ austerità brutale che ha danneggiato le vite, le opportunità e i diritti delle donne della classe lavoratrice. Dobbiamo cambiare il sistema per raggiungere una vera uguaglianza, piuttosto che aggiungere altre donne nelle funzioni della classe sfruttatrice. La lotta per ottenere un vero cambiamento del sistema ha bisogno che la classe lavoratrice di tutti i generi si unisca e lotti per ottenere miglioramenti in tutte le nostre vite.
- ROSA si impegna nella costruzione di movimenti combattivi di donne, persone LGBTQ+ e lavoratori che mettono in primo piano il femminismo socialista e l’antirazzismo. Ogni forma di sessismo o pregiudizio divide la classe lavoratrice, indebolisce la lotta e deve essere combattuta con determinazione. Il femminismo socialista include lavoratori di tutti i generi – le lotte e il confronto faranno crescere la coscienza.
- Quando scioperiamo, dobbiamo assicurarci di colpire il sistema nel punto in cui ha più impatto: fermare la produzione e quindi i profitti. Le grandi aziende hanno il vero potere sulla società ed è a questo che dobbiamo ribellarci.
- La classe lavoratrice ha una posizione unica e influente perché è il centro della produzione. Il ritiro della forza lavoro attraverso scioperi e altre forme di lotta può far valere questo potere, portando interi paesi al collasso. Per classe lavoratrice intendiamo tutti coloro che sono costretti a ricorrere al lavoro retribuito (sia nell’economia formale che nel settore informale) come unica fonte di reddito, comprese le loro famiglie.
- Gli scioperi per fermare l’economia non bastano. Laddove si verificano movimenti di massa e scioperi, dobbiamo procedere alla costruzione di comitati che coinvolgano la popolazione nel decidere come gestire non solo il movimento in sé, ma la società nel suo complesso, in modo da sfidare il potere politico dello Stato.
- La giornata internazionale di lotta per i diritti delle donne, l’8 marzo, ha una tradizione che comprende la Rivoluzione Russa, iniziata proprio in questo giorno, quando le lavoratrici del settore tessile scioperarono. Ciò portò a una rivoluzione in cui la classe lavoratrice prese il potere nell’ottobre del 1917.
- Oggi l’internazionalismo e le lotte delle donne si stanno diffondendo in tutto il mondo. Il femminismo socialista internazionale crescerà e si unirà alle lotte sindacali, antirazziste e per il clima. Con la classe lavoratrice in prima linea, questo diventerà una forza inarrestabile.
ROSA si batte per il socialismo democratico, che comprende:
- Un vero salario dignitoso, contratti adeguati e orari garantiti – per il diritto a un lavoro a tempo indeterminato. Abolizione della discriminazione salariale e del divario di genere, abolendo i bassi salari – prelevandoli dai profitti delle aziende, non dai salari degli uomini!
- Una riduzione significativa dell’orario di lavoro a tempo pieno senza perdita di salario. Questo aumenterebbe la salute pubblica e l’uguaglianza e garantirebbe un reddito per tutt*. Gli impieghi devono essere protetti.
- Welfare per tutti. Assicurazioni sociali affidabili, congedi parentali e pensioni.
- La società dovrebbe essere responsabile di una buona assistenza sanitaria, di un’istruzione e un’ assistenza all’infanzia gratuite, di una vita dignitosa nella vecchiaia, di un accesso facile e conveniente ai beni di prima necessità come l’acqua, i servizi igienici, il riscaldamento e l’elettricità. La famiglia non dovrebbe essere una fonte di disuguaglianza. Abbiamo bisogno di un cambiamento che inizia ora, ma che richiederà per essere realizzato una trasformazione di tutta la società.
- La società dovrebbe assumersi la responsabilità di assicurare assistenza sanitaria di qualità, istruzione e assistenza all’infanzia gratuite, una vita dignitosa in età avanzata, un accesso facile e accessibile ai beni di prima necessità come l’acqua, i servizi igienici, il riscaldamento e l’elettricità. La famiglia non dovrebbe essere una fonte di disuguaglianza. Abbiamo bisogno di un cambiamento che inizia ora, ma che richiederà per essere realizzato una trasformazione di tutta la società.
- Lottiamo per alloggi di buona qualità, a prezzi accessibili e di proprietà pubblica, nonché per trasporti pubblici gratuiti, sicuri ed ecologici – non possiamo affidarci al settore privato!
- Stop all’oggettivazione delle donne, lottiamo per l’autonomia del corpo e per il diritto di scelta delle donne. Contro la tratta delle donne e lo sfruttamento sessuale in tutte le sue forme.
- La lotta contro le molestie sessuali, la violenza di genere e l’oggettivazione deve estendersi a tutti i settori della società: dall’educazione sessuale nelle scuole, alla formazione speciale per gli assistenti sociali, il personale sanitario, la polizia, i tribunali e i sindacati.
- Abbasso tutte le leggi patriarcali e la discriminazione di genere – per l’abolizione dei tribunali religiosi e la separazione tra Stato e religione. La classe lavoratrice, comprese le organizzazioni femminili, sindacali e comunitarie, dovrebbe avere un controllo democratico sui giudici e sulla polizia, per garantire che essi garantiscano realmente la giustizia.
- Le società finanziarie come le multinazionali e le banche devono essere possedute collettivamente dalla società e controllate democraticamente dal basso dalla classe lavoratrice e dai poveri.
- La società deve essere gestita democraticamente a tutti i livelli, dal basso, con rappresentanti eletti senza privilegi e con una trasparenza totale.
- Una trasformazione completa della società. Portare le risorse dei settori chiave dell’economia, comprese le banche e le grandi aziende, nella proprietà pubblica per creare un’economia libera dalle emissioni di combustibili fossili e orientata a sradicare la povertà e ogni oppressione. L’economia deve essere pianificata e controllata dai lavoratori e dalle lavoratrici.
- Per un mondo socialista orientato alla pace e al benessere e contro la gerarchia e l’oppressione. Che le persone vivano in armonia tra loro, con gli ecosistemi, la vita animale e la natura nel suo complesso. In un mondo socialista, saremo in grado di svilupparci come esseri umani, liberi da ruoli di genere vincolanti e dall’oppressione sessuale.
Cosa proponiamo:
- Manifestazioni in tutto il mondo per la Giornata Internazionale di Lotta per i Diritti delle Donne dell’8 marzo. Lotte di massa e scioperi nelle scuole e nei luoghi di lavoro, ovunque sia possibile.
- Sindacati democratici e combattivi che lottino per i diritti delle donne ogni giorno, tutto l’anno.
- Costruire comitati femministi socialisti nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle comunità, ovunque si presentino problemi e lotte.
- Costruire lotte difensive contro gli estremisti di destra, i teppisti reazionari, il fondamentalismo religioso e la violenza di Stato.
- Lavorare per formare nuovi partiti politici come strumento per unire la classe lavoratrice e tutti i popoli oppressi, lottando per un programma socialista rivoluzionario che miri al rovesciamento del capitalismo.