Francia: Violenza sociale, razzista e poliziesca, tutto il sistema è colpevole!

L’orribile omicidio razzista del giovane Nahel da parte di un agente di polizia a Nanterre il 27 giugno ha scatenato un’ondata di indignazione e di rivolta contro il razzismo sistemico e l’implacabile violenza della polizia, in particolare contro i giovani di origine nordafricana o dell’Africa subsahariana. Il movimento sociale contro la riforma delle pensioni e la rivolta dei giovani nei quartieri popolari devono essere combinati e approfonditi per organizzare e costruire un’azione di massa contro la violenza razzista della polizia e contro il sistema capitalista.

Giornata internazionale dell’infermiere: La nostra salute la loro crisi – combattiamo per vincere!

La crisi dell’assistenza sanitaria e sociale mette in evidenza le priorità del mondo capitalista – il profitto a scapito delle persone – e ne espone direttamente le contraddizioni. Il capitalismo e le sue crisi aumentano la domanda di lavoro nel campo dell’assistenza sanitaria e sociale, poiché le persone soffrono di maggiori malattie a causa del peggioramento delle condizioni di lavoro, della guerra, della povertà e della crisi climatica.

25 Aprile: contro il revisionismo storico delle destre riscopriamo le radici rivoluzionarie della resistenza.

Il 25 aprile del 1945 segna la liberazione del territorio italiano dall’occupazione nazista e la fine di un ventennio di barbarie fascista. Questa realtà storica è oggi minacciata dal revisionismo delle forze di destra al governo, in particolare Lega e Fratelli d’Italia.

Contro il sessismo e la violenza di genere! Per un femminismo inclusivo, anti-capitalista e socialista rivoluzionario.

Chiunque oggi, accendendo la tv o facendo un giro sui social, può finire su contenuti misogini, LGBTQIA+fobici e razzisti. Il sessismo e le altre forme di discriminazione imperversano, con dirigenti politici e personalità pubbliche che si sentono libere di esprimere discorsi che veicolano odio in tutta impunità. L’ascesa al potere dell’estrema destra non fa che incoraggiare questi fenomeni. La sua retorica nazionalista e reazionaria attacca direttamente i diritti delle sezioni più vulnerabili della classe lavoratrice, in particolar modo le donne, i migranti, i rifugiati e le persone LGBTQIA+ . 

Elezione regionali: nessuna fiducia nelle destre e le istituzioni – l’alternativa al sistema si costruisce nelle piazze!

Le elezioni regionali in Lombardia e Lazio del febbraio 2022 hanno nuovamente evidenziato la totale sfiducia da parte della popolazione nei confronti della rappresentanza politica. In entrambe le regioni le coalizioni di centrodestra hanno ottenuto una vittoria meno significativa di quanto paventato. Non bisogna farsi ingannare dalla trionfante esibizione, sulle piattaforme social e televisive, dei risultati da parte dei leader di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, poiché di fatto la recente vittoria elettorale preannuncia una crisi più profonda. La grande astensione da parte degli elettori oscura completamente i vincenti sorrisi di Salvini, Meloni e Berlusconi. In Lazio ha votato il 37,2%[1] degli aventi diritto, mentre in Lombardia il 41,7%.[2] Nel 2018 le percentuali erano rispettivamente del 66,6%1 e del 73,1%.2